15 giugno 2007

FITNESS

Corpi, corpi, corpi: ecco le signore in perizoma modello interdentale pronte ad infilarsi nelle risicate tutine per la lezione di Pilates. Lo spogliatoio della palestra alle sei del pomeriggio sembra la cella frigorifera del reparto macelleria con tanti bei quarti di carne e grasso e ossa ammassati l’uno sull’altro. C’è tutto il campionario del genere umano provvisto di tette e ovaie, in ciarlante confusione ed in segreta reciproca osservazione ...
Eccola lì la Bionda ipertonica, assidua frequentatrice di tutti i corsi che la palestra organizza nell’arco della settimana: Step and Tone, consistente nel salire e scendere da un gradino di plastica agitando le braccia e lanciando urletti ( - giiinocchio, giiinocchio, giiinocchio - ), G.A.G che sta per Gambe-Addome-Glutei, Core Board , ultima moda di quest’anno, di incerta natura e scopo, e poi aerobica, cardiofitness, belly-dance e Kali filippino! E Yoga, per finire! La Bionda sfoggia tutto l’anno un’abbronzatura da Canarie ed una testa di ricche onde mesciate sempre a posto con qualsiasi tempo, pioggia nebbia o scirocco, con dispetto della maggior parte delle altre che si ritrova una chioma di spinaci bolliti o, peggio, di paglietta per pulitura pentole. Scalcia sotto la panca i sabot col tacco fetish e menando sinuosamente il culo esce dalla guaina dei candidi pantaloni per strizzarsi in uno dei suoi trecentossessanta completini da fitness, ogniuno dei quali composto da top con bretelline ed ampia vista sull’ombelico, fuseaux al ginocchio, scarpine assortite. Con inconfessata ma sostanziale invidia la guarda chiaccherare con le amiche, mani sui fianchi e posa plastica , contraendo i muscoli del gluteo e spostando il peso ora su una gamba ora sull’altra in una sorta di policletea ponderazione alternata, percorsa da contenuta energia ed autocompiacimento. All’occhio allenato non sfugge l’artrosica seppur leggera deformazione del ginocchio, né la cipolla che sta maturando alla base dell’alluce, segni evidenti di una stagionatura ormai in atto, nonostante i coloranti e i conservanti. Ah, che consolazione, poter godere dello scempio che il tempo compie sul corpo altrui!
C’è la Neomamma che vuol cancellare le tracce della recente gravidanza e della depressione post partum. Se ne sta tutto il tempo al cellulare con qualche sua collega del circolo Franzoni, in gravi ambascie per la tossetta del pargolo o per la giusta quantità di mela grattuggiata con cui ingozzare l’inappetente erede. Neanche fosse l’unico cucciolo d’uomo mai apparso sulla faccia della terra.
C’è la Laureanda stressata, occhiali da miope e chiappe tremule nei fanciulleschi slip coi coniglietti azzurri. In genere arriva trafelata ed incazzata, ce l’ha col professore che gli ha dato buca, col computer che fa le bizze, con la compagna di stanza che non ha fatto la spesa, e con tutto il resto del mondo a prescindere.
La Sciampista è giovane e carina, beata lei. Sfoggia un pancino piatto piatto tra due sottili fianchi efebici, e piccoli seni delicati. Dopo una giornata a lavar teste ha ancora voglia dopo la doccia di tirarsi i capelli con il phon, per farli lisci. Ne va della sua vita.
La Tatuata arriva con tintinnar di bracciali e cavigliere. Porta larghi pantaloni color arancio a vita bassissima e una fascia che le copre appena il seno. All’ombelico occhieggia un piercing di finto diamante ed anellini di varie dimensioni sono appesi ai lobi, al sopracciglio, alla narice e financo alla lingua. Un nero rameggio esce dal suo succinto corpetto, risale la scapola e la spalla , si attorciglia in complicati girali sul grazioso omero e infine va a morire poco sopra il gomito in un ultimo ricciolo.
Meno male che c’è la Pensionata irriducibile ed atletica a sfatare le più cupe previsioni di decadenza prossima ventura. A dispetto di una faccia da tartaruga e di una pelle di cartapecora, ha un corpo agile e muscoloso, ed esegue tutti gli esercizi senza apparente fatica, che neanche tante ragazze.
E poi c’è Lei, con i suoi pantalonacci di felpa grigia comprati al mercato e la maglietta girocollo due taglie più grande, per nascondere la pancia messa su nei mesi scorsi.
E via tutte a prender posto sui materassini, con accanto la bottiglia dell’acqua per il fabbisogno quotidiano che la tivvù non smette di predicare: un litro e mezzo al giorno! Tutti i giorni! Se non garantisce una vita eterna, almeno stimola la diuresi.
Segue un’ora di stiracchiamenti, contorcimenti, allungamenti, contrazioni di muscoli addominali e adduttori, scrocchiare di cervicali e coccigi, ed infine i meritati, sudati, agognati cinque minuti di relax. Da morire.

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