E' il tempo dei giorni brevi,
guarda quanto in fretta la luce ci tradisce-
non ho potuto altro oggi
che ripetermi.
che ripetermi.
Cercavo il gesto grande
l'atto di eroismo
la parola che vola alta
o forse il silenzio.
Dicono vi sia chi, in punta di pennello,
con largo movimento della mente
con largo movimento della mente
sa tracciare il segno più esauriente
sul bianco della tela
e il Senso ne zampilla sul momento
come per fulminea ispirazione.
Io non conosco le strade del sublime:
miei sono i passi grevi
il dubbio ad ogni incrocio
l'indugio ed il rovello
lo scorno del viandante
sorpreso dal tramonto
ancora per la via.
L'ansia del compito non svolto
sarà l'insonnia della notte.
***
E' il tempo dei giorni brevi: alla tre del pomeriggio l'atelier della pittora è già in penombra ed io, che non so dipingere con la luce artificiale, comincio a pulire i pennelli. Peccato.
Fossi un'artista nella Parigi degli impressionisti, forse la sera incontrerei Paul, Claude, Edgar e gli altri al caffè Guerbois, e chissà che belle discussioni intorno al tavolino. Ma la Contemporaneità, con le sue logiche ed i suoi riti, non è molto accogliente. Così non frequento cenacoli e lavoro appartata, anche perchè sono convinta che la solitudine sia la condizione necessaria alla concentrazione e all'esercizio della creatività. Ma spesso ho pensieri che mi premono: perchè non infilarli nella bottiglia del blog? Forse qualcuno li troverà.
Fossi un'artista nella Parigi degli impressionisti, forse la sera incontrerei Paul, Claude, Edgar e gli altri al caffè Guerbois, e chissà che belle discussioni intorno al tavolino. Ma la Contemporaneità, con le sue logiche ed i suoi riti, non è molto accogliente. Così non frequento cenacoli e lavoro appartata, anche perchè sono convinta che la solitudine sia la condizione necessaria alla concentrazione e all'esercizio della creatività. Ma spesso ho pensieri che mi premono: perchè non infilarli nella bottiglia del blog? Forse qualcuno li troverà.
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"L'atelier della pittora" è in realtà un soppalco di pochi metriquadri nel sottotetto di casa mia. Una breve scala porta ad un'altana sui tetti, a cinque piani sul livello delle calli, unica posizione in cui mi è ancora possibile amare questa città. Da qui vedo il Canal Grande, i merli della Ca' d'Oro, i campanili, qualche volta una nave smisurata e surreale che attraversa il bacino.
L'atelier è ingombro di libri, tele vecchie e nuove, oggetti raccattati, pennelli. Un cavalletto con un dipinto da finire, un tavolo da lavoro, l'angolo della musica. Spesso la gatta sonnecchia sul divano, o sulla sedia vicino a me: le piace avere accanto una compagna silenziosa e discreta. Le piace Mozart.
L'atelier è ingombro di libri, tele vecchie e nuove, oggetti raccattati, pennelli. Un cavalletto con un dipinto da finire, un tavolo da lavoro, l'angolo della musica. Spesso la gatta sonnecchia sul divano, o sulla sedia vicino a me: le piace avere accanto una compagna silenziosa e discreta. Le piace Mozart.
Un buon posto per i viaggi che ho in mente.
